Alle 6:30 lasciamo Nidri e ci avviamo verso il canale di Lefkas. Alle 8:00 preciso come un orologio svizzero il ponte S. Maura si apre e ci lascia passare in direzione Preveza. Da anni oramai l’apertura di quel ponte scandisce la fine delle nostre crociere estive, in silenzio ci dirigiamo verso Preveza, ognuno raccolto nei propri pensieri, a rivedere il film dell’ultima crociera. Alle 12:00 è il nostro turno ed il travel lift raccoglie nel suo abbraccio Katlen, consolandola con un delicato dondolio.
Archivi categoria: 2013 Isole Ionie e Peloponneso
09 Agosto – Nidri
Il nome di Baia Tranquilla è sicuramente retaggio di tempi in cui la navigazione da diporto era esclusiva di pochi privilegiati, perché oggi la Tranquil bay nella stagione estiva è sicuramente di tutto fuorchè tranquilla. Lo sfrecciare di motoscafi, gommoni e di qualsiasi altro attrezzo galleggiante munito di elica è impressionante, ma quello che più disarma è l’arroganza di questi autisti della domenica che con sguardo sprezzante sfrecciano vicino alla tua barca lasciando chiaramente intendere che sei in mezzo ai piedi.
08 Agosto – Baia Rouda
Ci avviciniamo quanto più possibile al grosso scoglio vicino alla riva alla ricerca di una profondità accettabile per la nostra ancora. La sera scendiamo a terra con il nostro prezioso tender per sgranchirci le gambe. La località non offre nulla di particolare, sono numerosi i piccoli residence dove sono presenti soprattutto italiani, una zona tranquilla con numerose case senza alcunchè di caratteristico se non un paio di taverne fronte mare……
06 Agosto – Vathi
L’acqua ribolle per i venti catabatici che scendono dalle alture circostanti, ma al di là delle apparenze ci si trova in un luogo dei più riparati; non vi è nulla di cui preoccuparsi nonostante dalle alture trovino a volte sfogo violente raffiche. Negli anni trenta nella baia di Vathi venivano ormeggiati alla boa persino degli idrovolanti. Quando il sole scende oltre le cime dei monti circostanti il vento , orfano della sua calda compagnia si spegne immediatamente. Il ribollimento termina e sulla superficie liscia si intravvede la grande testa di una testuggine annusa l’aria nel suo lento incedere tra le numerose barche alla fonda.
05 Agosto – Kato Katelio
Oggi ritorniamo a Kato Katelio a sud di Cefalonia, ci aspetta l’ennesimo trasferimento. Dal momento che abbiamo deciso di scendere fino in fondo al Peloponneso è fatale che ci aspetti una lunga risalita, non sempre agevole. Il predominante da Nord Ovest ci costringe spesso a lunghi e faticosi bordi di bolina……..
04 Agosto – Katakolon
La mattina presto con una certa riluttanza, con la consapevolezza di lasciare un posto speciale ci mettiamo in marcia in direzione di Katakolon. Ci aspettano una sessantina di miglia e la giornata sarà quindi lunga. Tappa di trasferimento, nulla di particolare, l’unico momento relativamente interessante è il passaggio ravvicinato all’isola di Proti da cui è visibile il piccolo monastero ortodosso. Le ultime 27 miglia sono un tormento, si alza una brezza sostenuta e per non stringere troppo il vento scadiamo verso terra dove i bassi fondali favoriscono la formazione di un’onda ripida e fastidiosa. Finalmente verso le 18:00 dopo quattro ore di bolina disagiata con circa 28 nodi sulla nostra prua, troviamo il nostro posticino tra le numerose barche in rada. Katakolon è un piccolo villaggio di pescatori che ha conosciuto un recente sviluppo grazie alle compagnie da crociera che l’hanno scelto come punto di approdo per le visite organizzate verso l’interno, in particolare ad Olimpia. Il paese non è particolarmente attraente, i locali lungo la massicciata sono evidentemente turistici e numerosi sono i negozietti con le solite svariate cianfrusaglie per i turisti mordi e fuggi regolarmente scaricati a terra dalle varie Costa o MsC.

2013 Katakolon

2013 Katakolon

2013 Katakolon
3 Agosto isola Sapientza – Porto Longo
E’ una bellissima mattina, il sole splende gagliardo e la brezza soffia prima del previsto. Leviamo l’ancora e ci dirigiamo all’isola di Sapientza, precisamente nella baia di porto Longo circa a 4 miglia a sud di Methoni.
Accediamo alla baia girando attorno all’isolotto Lichnos dove purtroppo è posizionato l’ennesimo allevamento di pesce, ma tutto sommato non è poi così invasivo. Puntiamo verso il centro in corrispondenza della strozzatura che collega la parte nord a quella sud dell’isola di Sapientza, dove si trova un faro. Lasciamo scivolare l’ancora su di un fondale di circa dieci metri e ci fermiamo sospesi su di un’acqua blu che contrasta fortemente con il paesaggio brullo dell’isola . Portolongo è un riparo naturale perfetto, per quanto possa soffiare la brezza, non si alza onda e possiamo rimanere in tutta tranquillità a goderci uno dei panorami più pittoreschi e selvaggi dell’eptaneso.
01 02 Agosto Methoni
Lasciamo il porto di Pylos non appena il sole si alza e ci trasferiamo nella parte nord della baia di Navarino, prestiamo solo attenzione a dare ancora nel posto per noi più tranquillo rimanendo distanti dai relitti sommersi segnalati dal nostro portolano.
Quest’anno il vento sta mostrando una certa renitenza a farsi vedere! Non appena scapolata l’isola di Sfakterìa, i nostri timori trovano immediata conferma, la brezza scompare
completamente e rassegnati ammainiamo le vele. Poche miglia più a sud si trova Methoni e ci ritagliamo un posticino alla ruota nella sempre affollata baia.
Trascorriamo la serata a terra, passeggiando lungo la spiaggia di sabbia fine di fronte alla cittadina. Methoni è tra le mete preferite dai vacanzieri greci e spesso vengono organizzate manifestazioni popolari.
L’indomani non possiamo fare a meno fare una visita alla fortezza Veneziana ed alla torre ottagonale Turca. Methoni è stata un’importante base navale per Venezia, posta tra Navarino e capo Gallo, una posizione strategica per controllare i traffici marittimi e soprannominata per questo “l’occhio di Venezia”.
30 Luglio Ormos Navarinou
Il giorno precedente un piccolo peschereccio aveva gironzolato tutt’intorno lavorando alle proprie reti. In tarda serata si è avvicinato di molto alla riva, in un punto dove non mi sarei mai azzardato ad andare! Li ho osservati a lungo mentre erano intenti alle loro faccende, vicini alla costa, molto vicini! Mi era rimasta come la sensazione di avere perso un’opportunità…Dopo una notte squassata da un rollio incredibile decidiamo di toglierci da quella posizione non proprio comoda per dirigerci a Pilos.
Nel mentre che recuperiamo l’ancora osservo con una punta d’invidia la barca dei pescatori completamente al riparo come fossero in una pozza di acqua stagnante…… Il tardo pomeriggio arriviamo nella baia di Navarino e placato lo stomaco con una cena frugale, raggiungiamo le nostre cuccette.
29 Luglio _ Strofadi
Ci separano 27 miglia da porto Keri quando leviamo l’ancora per puntare direttamente alle isole Strofadi. Dopo circa cinque ore ci sistemiamo nella baia Tavernas che si trova nel lato sud dell’isola Arpia.
Le Strofadi sono area protetta e fanno parte del parco naturale di Laganà, ma da quanto ho visto proprio a Laganà ho alcune perplessità in merito alla gestione del parco. Si riporta che l’isola era zeppa di conigli e questo giustificherebbe la presenza di cacciatori e relative cartucce.
Al calare della sera arrivano le Arpie, dei grossi gabbiani svolazzanti che lanciano urla strazianti. Il faro è spento, la luna è assente e siamo soli nella baia. Soli sotto il tetto luccicante della galassia e della via lattea.
Canto della Diomedea Calonectris o Berta maggiore