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2015 Ioniche 2015 – Golfo del saronico

07 Agosto – Pera Pigadi

Dopo aver visitato Ormos Polis, sulla cui spiaggia alcuni sostengono, Ulisse sia stato lasciato addormentato, non potevamo esimerci dal tentativo di raggiungere un altro luogo mitologico, la fonte Aretusa. Eumeo, vecchio servitore di Ulisse, mentre abbevera i porci, incontra proprio qui il suo padrone travestito da mendicante, in un primo momento senza riconoscerlo. Una volta ancorato in baia a Pera Pigadi, scendo a terra alla ricerca del sentiero che mi avrebbe condotto alla fonte. Il sentiero lo trovo subito dietro la spiaggia, si inerpica in modo deciso sulla collina e provo a seguirlo. Il caldo è terribile a dire il vero, non credo di avere scelto l’orario migliore per avventurarmi in questa escursione, il sole è proprio a picco sulla mia testa. La salita è ripida, ed in breve tempo mi ritrovo ad un’altezza tale da cui si gode un bellissimo panorama, la baia sottostante, il mare blu, le colline brulle e Katlen come fosse appesa in cielo. Non ho le scarpe adatte ed i sassi appuntiti mi tormentano i piedi, come pure i cespugli ai lati del sentiero mi flagellano e fanno sanguinare le gambe. Credo di avere clamorosamente sottovalutato l’escursione che richiederebbe effettivamente un minimo di preparazione. Quando comprendo di essere a circa metà strada e troppo lontano dalla spiaggia, decido che non è il caso di insistere, meglio ritornare dal resto della famiglia che intanto si sta giustamente rinfrescando nelle acque della baia. Peccato, ridiscendo neanche tanto rapidamente alla spiaggia, dove Filippo mi fa notare una chiazza di acqua fredda e dolce al sapore. Una sorgente affiora dal fondo del mare creando un leggero effetto lattiginoso, è gelida… Vuoi vedere che non sono riuscito a raggiungere la fonte Aretusa ma che mi sto bagnando nelle sue acque?

Pera Pigadi

Pera Pigadi

05 Agosto – O. Polis

Breve trasferimento a baia Polis, lato nord occidentale di Itaca. Il piccolo porto è accessibile solo alle piccole imbarcazioni e quindi ci sistemiamo in baia; acqua trasparente, fondale ricco di posidonie e non propriamente buon tenitore.

Ormos Polis

Ormos Polis

Come prima cosa scendiamo a terra ed andiamo alla ricerca della grotta di Louizo, dal nome del suo scopritore, ed oggetto di importanti scavi archeologici negli anni trenta da parte della scuola archeologica Britannica. Probabilmente Polis è stato il porto dell’Itaca Omerica, come pure nelle vicinanze, in corrispondenza della cittadina di Stavros, sembra si trovasse il palazzo di Ulisse. Recenti scavi sembrano confermare questa ipotesi. La grotta dedicata al culto delle ninfe, come risulta dai reperti ritrovati, è quasi completamente ostruita a seguito del terremoto del 1953.

Grotta di Loizos

Grotta di Loizos

Nelle vicinanze del porto si trovano i resti di una piccola chiesa bizantina, quasi in rovina coperta da una struttura lignea a funzione di tetto.

Chiesa Bizantina

Chiesa Bizantina

La sera l’ennesimo temporale! L’ancora speda, come pure quella di tutte le altre imbarcazioni. Rimaniamo in attesa presidiando la nostra zona, ed una volta che tutti si sono sistemati diamo ancora e ci prepariamo per la notte. Nel frattempo assistiamo ad ogni genere di spettacolo, barche che pericolosamente vagano per la baia con le rispettive ancore agganciate, una illogica manovra da parte di una barca di Russi che dà ancora al contrario, non con la prua ma con la poppa al vento, con l’inevitabile conseguenza che la barca scade rischiando di finire ogni volta in spiaggia! Alle due di mattina dopo numerosi tentativi inutili, uno skipper disperato ed assonnato urla che la manovra deve essere eseguita al contrario, e dopo un lungo confabulare da parte dei russi evidentemente scioccati dalla scoperta, finalmente eseguono la manovra correttamente, facendo piombare nel sonno tutta la baia.

04 Agosto – Assos

Dopo due giornate trascorse a poltrire a Vassiliki decidiamo di raggiungere Assos. Siamo curiosi di visitare quella che viene considerata una delle chicche dell’isola di Cefalonia. Bisogna prestare un minimo attenzione alle previsioni visto che si risulta piuttosto esposti ai venti da ovest. I più blasonati siti meteorologici èer oggi indicano calma piatta. Lasciamo Vassiliki manovrando a vela, e manco a dirlo veniamo quasi subito abbandonati da Eolo, pazienza! Una volta giunti ad Assos, com’era da aspettarsi, il piccolo molo risulta già impraticabile e non ci resta che dare ancora e portare le cime a terra, proprio sotto la fortezza Veneziana. Le caratteristiche le case del villaggio fanno mostra dei loro vivaci color, come del resto la bella spiaggia con le sue acque trasparenti.

Assos - Cefalonia

Programmiamo di scendere a terra per una visita e magari salire fino alla fortezza. Nel frattempo un catamarano di 70 piedi, alto come un palazzo prova a sistemarsi tra di noi e la barca olandese al nostro fianco.Ma perché proprio lì, con tutto lo spazio che c’è a disposizione? Mah, non riesco a comprendere queste prove di forza… che soffra di solitudine! Manovre al millimetro che procurano ansia al sottoscritto e agli sciagurati vicini, ma ci sta togliendo completamente la vista del paese! Il cielo si scurisce ed in lontananza si sentono i primi tuoni. Arriva la prima raffica, breve, secca, cattiva…. Alla seconda raffica il catamarano blocca le manovre di ormeggio, la signorina addetta alla cima di poppa ci strizza l’occhio e ci fa un breve cenno che se ne stanno andando. Il panzone con il rolex d’oro ha capito che non è aria. Un’altra violenta raffica traversa Katlen e ci ritroviamo paralleli alla costa rocciosa, l’ancora non tiene. Un rapido sguardo, e Filippo si getta in acqua a mollare le due cime a terra. In brevissimo tempo recupero cime e figlio e filiamo via mentre raffiche a più di trenta nodi spazzano l’acqua. Tutte le altre barche quasi all’unisono mollano gli ormeggi e si allontanano da quella che sta diventando una trappola.

Temporale ad Assos

Ma non doveva essere calma piatta? Cala la sera e non ho nessuna voglia di rimanere a verificare l’evoluzione del temporale e dirigiamo verso Fiskardo. Anche a Fiskardo ovviamente la situazione non è delle migliori, arriviamo proprio nel momento in cui decine di barche si stanno allontanando, una nuvola di api impazzite.

Temporale a Fiskardo

Ma dove vanno tutti? Di mettere le cime a terra non mi sfiora nemmeno l’idea, ci sistemiamo alla ruota non appena fuori del porto in un punto già testato un paio d’anni fa; siamo tutti un pò stanchini, meno male che il vento accenna a calare. La temperatura un po’ freschina della serata fornisce l’ispirazione alla nostra per una bella carbonara fumante. Buona notte!

02 Agosto – Vassiliki

Ci svegliamo non appena si alza il sole, la brezza inizia a soffiare e a spingerci contro il molo dello scivolo degli alaggi. A Prua di Katlen c’è un 40 piedi ormeggiato che non lascia grandi spazi alla nostra uscita, ma non voglio rompere le scatole alla mattina presto! Manovra perfetta, le cime vengono mollate con una sincronia per noi inusuale, colpo deciso di accelleratore e scivoliamo via… Meno male! anche solo mezz’ora e la brezza ci avrebbe condannato a rimanere in banchina per il resto della mattinata o almeno fino alla sveglia del nostro vicino. Una volta alla fonda possiamo dedicarci ad armare la randa. Quest’anno lubrifico i carrelli abbondantemente, chissà perché ho sempre omesso di farlo, ed è un’altra vita. Armare le tre mani di terzaroli è sempre stata per me e Filippo una prova di resistenza, le cime dispettose, nonostante gli sforzi si accavallano ed incrociano tra di loro. La randa sale e scende più e più volte, fino a quando le manovre trovano la corretta sistemazione, o meglio le facciamo passare nel modo corretto! Quest’anno è veramente un piacere, i carrelli lubrificati e la drizza nuova fanno salire la penna in testa d’albero senza alcuno sforzo. Lasciamo Preveza, un ‘ultimo melanconico sguardo al marina, e ci infiliamo nel canale d’uscita, destinazione Vassiliki! A vela fino a Lefkada, poi il vento da sud impietosamente si spegne. Non ci resta che procedere a motore, e dedicarci ai rituali giornalieri fatti di letture e fotografie, tra cui in particolare, la rupe di Saffo.

La rupe di Saffo

La rupe di Saffo

Un rapido sguardo a porto Katsiki, è tardi e preferiamo proseguire. Doppiamo capo Doukato e ci infiliamo finalmente nell’ampia e profonda baia di Vassiliki.

Capo Doukato

Capo Doukato

Tempo strano ed inusuale, non vi è traccia del predominante di Nord Ovest. Per la prima volta non veniamo sballottati dalla fastidiosa onda al traverso e per la prima volta non siamo salutati dalla vigorosa brezza che caratterizza Vassiliki, gioia di tanti surfisti e derivisti. Il forte profumo di resina non manca di darci il benvenuto in terra di Grecia. L’acqua caldissima rende quasi stucchevole il bagno in mare. Il clima oggi ha inviato una serie di segnali che ci fanno percepire che anche quest’anno ci saranno delle anomalie. Una robusta pastasciutta al tonno e limone costituisce il degno coronamento di una splendida giornata di mare.

01 Agosto – Katlen scende in acqua

 

Katlen è pronta per il varo, manca solo l’elettricista per terminare il lavoro alla luce del ponte. Arriva Vassili, simpatico, educato, inglese forbito, è qui per terminare un lavoro iniziato ben un anno fa quando ha cambiato l’intero blocco delle luci motore e del ponte!

Sistemazione luci albero

Sistemazione luci albero

Fatti due controlli, sentenzia che il cavo che va al blocco luci a metà albero è da cambiare. Vabbè, penso io, ma non l’avevi già controllato questa primavera quando lo hai cambiato e che dopo la sostituzione peraltro continuava a non funzionare? Passato un testimone sfilando il vecchio cavo, Vassili lega il nuovo cavo elettrico ed inizia a farlo scorrere. Il testimone esce velocemente, troppo velocemente, tanto che se ne esce fuori dall’albero senza il cavo elettrico. Sguardo attonito dell’elettricista, sguardo di fuoco del sottoscritto che sicuramente aumenta la temperatura esterna di almeno cinque gradi, portandola da 42 a 47, vista anche la copiosa quantità di sudore che comincia a produrre Vassili. Mancano due ore al varo concordato, sono letteralmente imbufalito mentre Vassili cerca di far passare nell’albero una lenza da pesca con un dado a fungere da peso. Niente, ogni tentativo è vano, almeno fino a quando l’elettricista chiede aiuto ad un altro Vassili, il mitico meccanico del cantiere. Vassili, il meccanico, con calma si mette all’opera, la lenza raggiunge il foro d’uscita, lega un nuovo testimone e ripassa il cavo, il tutto in una decina di minuti, quando già sono oramai con il trattore quasi sotto alla barca, pronti a prelevarla e portarla alla grù. L’elettricista sfodera un grande sorriso di sollievo, ma che stress! Si organizza una piccola festa, acqua fresca per tutti, tra i risolini divertiti degli addetti all’alaggio che sfottono in modo evidente il povero Vassili, l’elettricista. Che ci vuoi fare, o li prendi così o te ne ritorni in Italia, ma noi abbiamo deciso di rimanere in Grecia. Katlen finisce in acqua e il conto in banca di Panos lievita di altre moussakà e carne alla griglia per quattro!

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Varo di Katlen 2015

 

 

 

31 Luglio – Ionion Marine

Oggi si va in Capitaneria a Preveza. E’un momento particolare, dove si spera sempre, che tutto vada liscio. L’ufficiale di turno è una donna, gentilissima; non vi sono sorprese di tasse varie e ci appone immediatamente il timbro sul DEPKA con la data di partenza dell’indomani. Anche quest’anno ci spiega, non è necessario apporre timbri ad ogni porto e ne è sufficiente uno solo all’anno! Consegnamo la nuova crew list (è la stessa da quattro anni a questa parte) e ci fiondiamo sollevati nel baretto sotto la Capitaneria per una rapida colazione a base di un ottimo cappuccino e la più classica delle brioches. L’elenco delle cose da fare è lungo: rifornimento di apple pie al forno più vicino, rinnovo della chiavetta internet alla Cosmote, spesa al supermercato e ritorno in cantiere per la continuazione dei preparativi. Domani abbiamo l’alaggio e deve essere tutto pronto! Mi rimane un piccolo cruccio, l’elettricista non è ancora venuto, dice che è un lavoro da poco, c’è tempo. La luce del ponte continua però a non funzionare, domani siamo in acqua e questo piccolo lavoretto, prenotato l’anno scorso, non è ancora stato fatto! Mi vengono in mente le parole di Panos, il ristoratore di Azio : Siete Italiani ? Sì. Ahhh! Italiani e Greci una faccia, una razza. Ma di dove siete ? Di Verona. Ma voi non siete Italiani siete Svizzeri! Italiani sono i Romani, i Napoletani, voi no! guardandoci tra il serio e il faceto. A prescindere da come la pensi Panos, la sua moussakà, le sue sardelle e la sua carne d’agnello sono le migliori di tutta la Grecia.

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Moussakà da Panos

30 Luglio Si parte ! Venezia-Aktio

Il volo parte da Venezia alle sei della mattina, per cui ci aspetta una levataccia! Alzarsi alle due è un piacevole sforzo sapendo che quella stessa mattina avremmo fatto colazione al bar del Cleopatra ad Azio.

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Volo Venezia – Aktio

Una volta arrivati a Preveza prendiamo in consegna la nostra macchinina a noleggio, indispensabile per raggiungere la capitaneria e organizzare la spesa per la cambusa. Abbiamo avanti a noi una giornata piena da dedicare ai lavori di preparazione di Katlen. Questo è un anno particolare, alla fine della crociera saremo ad Eghina, non più a Preveza, lasciamo le nostre certezze per affrontare nuove avventure. L’ansia del Capitanio fa capolino. L’equipaggio quest’anno promette meraviglie. Filippo viene da una stagione di lunghe planate sulle onde del lago di Garda, gli hanno persino proposto di far parte della squadra agonistica, è pronto a dare un contributo decisivo! Anna oramai è una veterana, conosce la barca e soprattutto gli umori dello skipper, nonchè della ciurma. Martina dichiara con enfasi che sarà un degno aiuto nella gestione della vita di bordo e che è stufa di non fare nulla in barca! Credo ci sarà da divertirsi.

Lavori stagionali su Katlen

Anche quest’anno si va a Preveza per le manutenzioni ordinarie. Katlen deve essere pronta per la navigazione estiva che quest’anno ci porterà ad Egina dopo avere attraversato il canale di Corinto.

Viaggio in traghetto pessimo come al solito, ritardo di due ore alla partenza, mentre sarà addirittura di sei ore al ritorno. Pazienza i mezzi disponibili sono solo questi e di necessità virtù!

Partenza da Ancona

Partenza da Ancona

Partenza da Ancona

Partenza da Ancona

La lista di piccoli lavori da fare su Katlen è infinita : piccole stuccature gelcoat, pulizia candelieri, pulizia coperta e trattamento teak, verica combustibile e impianto alimentazione gasolio per l’eventuale formazione di mucillagini, preparazione carena (scartavetrata!) e applicazione antivegetativa, manutenzione passerella sbarco, sostituzione drizza randa, posizionamento life raft nuova, sostituzione batteria avviamento motore con una optima da 75H etc. etc.

Antivegetativa

Antivegetativa

I lavori commissionati al cantiere l’estate scorsa non sono stati completati o bisogna rimetterci mano. I Riggers per il controllo del sartiame e dell’albero sono intervenuti in mia presenza e mi è andata bene così in quanto c’è sempre da imparare, ed infatti mi hanno dato delle dritte sui vari particolari dell’attrezzatura che vanno costantemente monitorati e o lubrificati.

L’elettricista come da work order avrebbe dovuto cambiare il blocco luci illuminazione ponte e navigazione a motore…….. L’anno scorso non funzionava la luce del ponte (rotto il fanale) ma funzionava la luce motore…… quest’anno il blocco luci è nuovo, la luce ponte funziona ma va accesa con l’interruttore della luce motore, mentre la luce motore non si accende più, come pure l’interruttore del quadro relativo alla luce ponte non fa proprio nulla…… forse l’elettrico ha fatto un pò di confusione! Finalmente da quest’anno il windex avrà le alette posizionate in modo corretto.

Sistemazione luci albero

Sistemazione luci albero

Riposizionamento windex e check attacchi sartie

Riposizionamento windex e check attacchi sartie

Check sartiame

Check sartiame

In quattro giorni non è che si possa fare chissà che cosa, ma mi ritengo abbastanza soddisfatto. Il cantiere è abitato e brulica di una serie di folletti stralunati presi da mille lavori; non c’è tempo per nulla se non che per Lei, la propria barca……… la sera tutti stravolti da Panos a gustare le specialità greche!

Dopo una serata passata alla taverna Panos di fronte ad una moussakà bollente spenta da una caraffa di buon vino rosso (cocchino crasì), si va a nanna, accompagnati dal canto degli uccelli notturni e delle rane……

rimembranze liceali : βρεκεκεκεξ κοαξ κοαξ. βρεκεκεκεξ κοαξ κοαξ………. figlie lacustri dell’acqua, innalziamo l’inno armonioso, la bella voce che in onore del figlio di Zeus, Dioniso Niseo delle paludi, emettiamo alla festa delle pentole, quando la folla inebriata accorre al nostro tempio. βρεκεκεκεξ κοαξ κοαξ. βρεκεκεκεξ κοαξ κοαξ……….dalle “Rane” di Aristofane

Viaggio di ritorno da dimenticare…… traghetto con ben cinque ore di ritardo che diventano sei ad Ancona…….

Di nuovo al porto di Ancona

Di nuovo al porto di Ancona

 

 

Visita esplorativa ad Egina

In poco più di un’ora da Bergamo si arriva all’aeroporto Venizelos di Atene.

2015 aeroporto Bergamo

2015 aeroporto Bergamo

Subito fuori dall’uscita dell’aeroporto c’è il baracchino dei biglietti dove si possono acquistare i biglietti necessari per arrivare al porto del Pireo tramite la navetta X96. Qualora si volesse andare in centro ad Atene si può prendere il bus X95 o la metropolitana (Linea blu) che vi porta direttamente in piazza Syntagma.

2015 Piazza Syntagma

2015 Piazza Syntagma

2015 parlamento di Atene

2015 parlamento di Atene

2015 Euzone - guardia d'onore

2015 Euzone – guardia d’onore

2015 Metropolitana del Pireo (linea 3)

2015 Metropolitana del Pireo (linea 3)

In circa quaranta minuti si arriva al Pireo ed al di là della strada ci sono gli uffici dove si possono fare i biglietti per raggiungere l’isola di Egina. Ventitrè euro e cinquanta centesimi è il costo andata e ritorno con i gialli aliscafi della “Aegean Sea Dolphin”.

2015 Pireo

2015 Pireo

Di fronte al porto si trova la chiesa ortodossa di Aghia Triada (Santissima Trinità) in cui ho anche l’occasione di assistere ad una funzione religiosa.

2015 Chiesa Aghia Triada - Pireo

2015 Chiesa Aghia Triada – Pireo

Alle 9:50 parte il mio aliscafo per Egina e scopro che esiste un’altra compagnia la “Ellenic Seaways” che svolge un servizio analogo e che sembra avere più corse della “Aegean Sea Dolphin”. Nulla da ridire sugli aliscafi gialli ma in caso di necessità ci sono anche gli aliscafi verdi!

2015 Pireo aliscafo della Dolphin

2015 Pireo aliscafo della Dolphin

La prima cosa che balza all’occhio all’arrivo al porto di Egina è la bianca chiesetta di S. Nicolò

2015 porto di Egina

2015 porto di Egina

Visita al cantiere “Planaco” dove nonostante tutte le rassicurazioni da parte del direttore di cantiere, non sono per niente atteso…… Mi vengono i fumi, ma per fortuna il signor Elias, assistente del direttore, per niente trafelato mi raggiunge in una mezz’oretta e mi fa fare la  visita di tutto il cantiere. E’ solo un cantiere, nulla a che vedere con lo “Ionion” di Preveza, ma a noi effettivamente non serve molto di più di quello che ci possa offrire. A disposizione abbiamo acqua, corrente elettrica, docce e collegamento wi-fi. Il resto dell’anno Katlen riposerà su di un piazzale in cemento con degli invasi metallici adeguati, particolari quest’ultimi non trascurabili in terra di Grecia!

2015 Cantiere Planaco

2015 Cantiere Planaco

La cosa che ci mancherà sarà di sicuro la lavatrice a gettoni, anche se ho già individuato una lavasecco in centro.

2015 lavanderia ad Egina

2015 lavanderia ad Egina

Il paese lo si raggiunge in taxi in cinque minuti. Da un rapido giro tra le viuzze interne ho potuto verificare che si può trovare un pò di tutto di quello di cui si possa avere bisogno nei pochi giorni in cui dovremo restare per sistemare la barca per la partenza delle nostre crociere o nel mesto rimessaggio invernale.

Egina almeno a marzo è una tranquilla cittadina, ma penso che ad Agosto diventi un vero e proprio carnaio di turisti e villeggianti greci; Egina è infatti meta turistica piuttosto apprezzata a pochi passi da Atene.

2015 Egina

2015 Egina

2015 Chiesa Panagitsa di Egina

2015 Chiesa Panagitsa di Egina

Sulla strada lungo il porto non mancano le taverne, i ristoranti e le uzerìe dove asssaporare i mezedàchia (spuntini, antipasti) come le sardèles (credo non ci sia bisogno di traduzione!) ed un buon bicchiere di birra Mythos…….

2015 sosta ristoratrice in una taverna

2015 sosta ristoratrice in una taverna

2015 porto di Egina

2015 porto di Egina

Credo che ad Egina ci troveremo bene !

 

Febbraio 2015 Si va ad Egina !

A fine Febbraio vado ad Egina ! Dopo che ho scoperto che Ryan air collega giornalmente Atene da Bergamo tutti i piani relativamente alla gestione di Katlen in Grecia cambiano. Ad Egina vado a fare visita ai tre cantieri che si trovano a nord dell’isola, praticamente affiancati l’uno all’altro, il “Planaco”, il “Kanonis” ed il “Koupetoris”. Credo di aver già individuato quale sarà il cantiere più adatto alle nostre esigenze, visti i servizi offerti e la qualità, ma è sempre meglio a scanso di sorprese fare una verifica di persona. Questa è anche l’occasione per utilizzare i mezzi pubblici che consentano il trasferimento dall’aeroporto internazionale Venizelos al marina. Dall’aeroporto c’è una linea di autobus, la X96 che arriva fino al Pireo al costo di 5€ al biglietto. Una volta al Pireo dal Gate 5 si prende l’aliscafo della Aegean e si arriva ad Egina in 40 minuti. Volendo si può arrivare al Pireo prendendo la linea blu della metropolitana, scendere a Monastiraki e tramite la linea verde arrivare al Pireo. Cosa sia meglio o più agevole ve lo saprò dire la prossima volta. Ho trovato una sistemazione in un hotel in centro ad Atene e sono nelle condizioni di provare tutte le soluzioni e capire il sistema dei biglietti. Mi fermerò nella capitale un paio di notti e farò così visita alla libreria Elefteroudakis in via Panestimiou, vicino a piazza Syntagma dove potrò finalmente acquistare una grammatica di neogreco per gli Italiani, praticamente introvabile qui da noi.

Atene - Tempio di Efesto

Atene – Tempio di Efesto