All’arrivo in porto ad Itea, troviamo la banchina della diga foranea praticamente vuota, ci ormeggiamo all’inglese.
Dopo la chiesa in fondo al porto c’è una spiaggetta pubblica dotata di docce e ne approfittiamo.
Non me la ricordavo così desolata Itea, e parlando con la proprietaria di un negozio di souvenir ci conferma che negli ultimi anni c’è stato un calo notevole di turisti e la confusione politico-economica di quest’anno non ha giovato molto alla stagione estiva. Non essendo propriamente una località turistica, l’equilibrio di Itea è delicato, risente maggiormente delle turbolenze economiche rispetto ad un’isola turistica dell’Egeo che quando si svuota è subito pronta a riprendere quota ed a riempirsi nuovamente di turisti… Andiamo alla ricerca degli uffici della locale stazione degli autobus e facciamo i biglietti per andare in visita a Delfi. Domani mattina sveglia alle sei, vediamo se riusciamo ad evitare un pò di caldo durante la visita agli scavi.