09 Agosto – Missolongi

Lasciamo Vathi in direzione di Missolongi, ci stiamo allontanando dalle isole Ionie, e chissà quando ci ritorneremo! Nella nostra breve traversata raggiungiamo l’isola di Oxia, c’eravamo già passati nel 2010 e mi piaceva l’idea di rivedere quell’angolino dove ci eravamo fermati.

Isola di Oxia

Isola di Oxia

Niente da fare, gli allevamenti di pesce hanno preso il sopravvento ed hanno occupato ogni spazio possibile. Dobbiamo per forza proseguire e raggiungiamo la baia di Skrofopula, non molto distante dalla foce dell’Acheloo, fiume sacro e molto importante nell’antichità, non fosse altro per il fatto che grazie alle sue acque alluvionali ha reso fertile e prospera la regione. L’acqua è fresca e un po’ torbida, abbiamo visto di meglio; il paesaggio è particolare, rilievi brulli e scoscesi a precipizio sul mare, piccole spiagge con lagi salmastri alle loro spalle. Siamo lontani dalla confusione dello Ionio, un po’ di tranquillità.

Skrofopula

Skrofopula

Nel pomeriggio raggiungiamo il canale d’accesso a Missolongi. Percorriamo in silenzio quel breve tratto di canale in contemplazione delle paludi salmastre, del monte Arakinthos, delle casette in legno colorate.

Canale di Missolongi

Canale di Missolongi

Gettiamo l’ancora vicino al marina, ed a scanso di equivoci lascio filare un bel po’ di catena. Vedo accumularsi un po’ di nuvole sulle montagne circostanti, e visto l’andazzo degli ultimi giorni mi preparo… Scendiamo a terra a visitare il marina, di cui spesso ho sentito parlare e che mi pare effettivamente conti un bel po’ di ospiti.   Sorpresa! a terra c’è lo “Spirit of Gaia” il mitico catamarano di James Wharram, un Pahi 63 a vederlo in un ottimo stato di manutenzione. Dopo aver curiosato per il marina, non male direi! ritorniamo su Katlen, anche perché il temporale sta arrivando.

Arriva il temporale

Arriva il temporale

Sono tranquillo, ci sono solo altre due barche e siamo ben distanti gli uni dagli altri, almeno fino a quando arriva una barca olandese che pensa bene di piazzare la sua poppa davanti alla nostra prua. Ma come, con tutto lo spazio che c’è…. Ma proprio lì ti devi mettere? Il vento aumenta, non resisto e lancio delle urla all’ultimo arrivato indicandogli ad ampi gesti che c’è il temporale e che sta proprio sulla nostra ancora. Dopo un po’ di resistenza se ne va in banchina dall’altra parte della baia… e il temporale può fare il suo corso si fa per dire, in tutta tranquillità.