Ci svegliamo non appena si alza il sole, la brezza inizia a soffiare e a spingerci contro il molo dello scivolo degli alaggi. A Prua di Katlen c’è un 40 piedi ormeggiato che non lascia grandi spazi alla nostra uscita, ma non voglio rompere le scatole alla mattina presto! Manovra perfetta, le cime vengono mollate con una sincronia per noi inusuale, colpo deciso di accelleratore e scivoliamo via… Meno male! anche solo mezz’ora e la brezza ci avrebbe condannato a rimanere in banchina per il resto della mattinata o almeno fino alla sveglia del nostro vicino. Una volta alla fonda possiamo dedicarci ad armare la randa. Quest’anno lubrifico i carrelli abbondantemente, chissà perché ho sempre omesso di farlo, ed è un’altra vita. Armare le tre mani di terzaroli è sempre stata per me e Filippo una prova di resistenza, le cime dispettose, nonostante gli sforzi si accavallano ed incrociano tra di loro. La randa sale e scende più e più volte, fino a quando le manovre trovano la corretta sistemazione, o meglio le facciamo passare nel modo corretto! Quest’anno è veramente un piacere, i carrelli lubrificati e la drizza nuova fanno salire la penna in testa d’albero senza alcuno sforzo. Lasciamo Preveza, un ‘ultimo melanconico sguardo al marina, e ci infiliamo nel canale d’uscita, destinazione Vassiliki! A vela fino a Lefkada, poi il vento da sud impietosamente si spegne. Non ci resta che procedere a motore, e dedicarci ai rituali giornalieri fatti di letture e fotografie, tra cui in particolare, la rupe di Saffo.
Un rapido sguardo a porto Katsiki, è tardi e preferiamo proseguire. Doppiamo capo Doukato e ci infiliamo finalmente nell’ampia e profonda baia di Vassiliki.
Tempo strano ed inusuale, non vi è traccia del predominante di Nord Ovest. Per la prima volta non veniamo sballottati dalla fastidiosa onda al traverso e per la prima volta non siamo salutati dalla vigorosa brezza che caratterizza Vassiliki, gioia di tanti surfisti e derivisti. Il forte profumo di resina non manca di darci il benvenuto in terra di Grecia. L’acqua caldissima rende quasi stucchevole il bagno in mare. Il clima oggi ha inviato una serie di segnali che ci fanno percepire che anche quest’anno ci saranno delle anomalie. Una robusta pastasciutta al tonno e limone costituisce il degno coronamento di una splendida giornata di mare.